Nihal Da Corvo

Hul'Naus Kalilth

Ho conosciuto, sin da piccola, la parte più oscura e selvaggia degli uomini. Li ho visti abbandonarsi ai loro istinti più animaleschi e sfogarsi persino su una ragazzina indifesa, senza pietà alcuna, come lupi famelici di fronte ad una carcassa. Questo mi ha reso diffidente e riluttante verso altre persone, ma anche risoluta e devota ai miei princìpi.

 

 

 

 

Estremamente impulsiva: rischio spesso di cacciarmi nei guai per la mia poca razionalità o per la lingua che saetta troppo velocemente. A tratti egoista ed egocentrica. Inizialmente schiva e riservata verso gli altri, ma assolutamente fedele a coloro che riescono a guadagnarsi la mia fiducia e, per questo, espansiva con loro. Accanto alle persone verso cui ho stima e fiducia, so essere una persona vivace ed esuberante.
Homo faber fortunae suae.

Chi Sei?

Professione

Guerriera

L'infanzia

Sono nata all’interno di un bordello: mia madre era una delle prostitute che vi lavorava e mio padre, di sicuro, era stato uno dei numerosi clienti che aveva avuto.
Quando ella morì, il mio compito sarebbe stato quello di prendere il suo posto: ero una schiava in quel posto e il mio corpo era un semplice strumento per il denaro nelle mani della padrona. Io però sapevo che quella non era la vita che volevo e non avrei mai accettato di chinare il capo, soprattutto di fronte ad un uomo. Poco tempo dopo fuggii, per poi essere fatta nuovamente prigioniera da un piccolo manipolo di uomini che mi portarono in una caserma, poco lontano da Corvo.
Lì fui ancora una volta la schiava di uomini senza scrupoli, soldati per di più, e del loro comandante, un uomo impassibile e apatico nel mostrare qualsiasi altra emozione al di fuori della rabbia.
Quando per caso, tra una mansione e l’altra, mi ritrovai ad osservare l’addestramento delle giovani reclute rimasi estasiata dall’arte del combattimento e dai movimenti fluidi del loro mentore. Notato il mio interesse, il maestro Hamon cominciò ad insegnarmi come impugnare la spada e nella notte, tra una lezione e l’altra, mi narrò delle gesta degli Hul’Naus e della caduta della loro città.
Anni dopo, quando la mia vita era ormai parte della caserma, mi giunsero le voci del ritorno degli eroi di Spao Lithos e la speranza di un destino migliore e di una vita nuova si riaccesero in me. Me ne andai per l’ennesima volta dal posto che per molto tempo avevo considerato quanto di più vicino potesse esserci ad una casa, in cerca di qualcosa che finalmente avrei potuto sentire come tale.

Paure

Non essere all’altezza delle sfide che mi propone la vita: l’idea del fallimento e di ritrovarmi, ancora una volta, prigioniera mi terrorizza.
Il buio: ogni volta che la luce si spegne, rivedo nell’oscurità il corpo di mia madre riverso sul suo letto e il destino che avrei avuto in quel bordello se non fossi fuggita.

Passioni

Negli anni passati in quella caserma mi sono ritrovata ad apprendere qualche piccola nozione di soccorso, appassionandomi alla cura delle ferite del corpo.
La spada e il combattimento: mi fanno sentire protetta e in grado di difendermi, oltre che a darmi l’illusione di avere il pieno controllo sulla mia vita, come lo ho sulla mia arma.

Perchè Hul'Naus

Dai racconti del maestro Hamon ho appreso la storia degli Hul’Naus e ho visto in loro la mia possibilità di riscatto, di poter finalmente essere padrona della mia vita e non una semplice schiava. Dalle parole del mio mentore emergeva giustizia e libertà: nella speranza di un futuro senza catene, ho abbracciato la loro causa.

Obiettivo

Gli Hul’Naus mi hanno dato un posto in cui stare e qualcosa per cui combattere: sebbene io non aspiri a ruoli di potere, ho intenzione di sostenere la loro causa e battermi per essa, tentando anche di spingere verso l’emarginazione della tirannia, per poter avere un luogo libero da poter chiamare casa.